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Terre emerse, terre sommerse: in viaggio con l’eremita del Po

#cremona

Si infittisce il mistero legato alle rovine riemerse al confine tra le province di Cremona, Parma e Piacenza all’altezza dello spiaggione che si leva in sponda sinistra a ridosso dell’area occupata dall’società faunistico venatoria Isola Gerola di Stagno Lombardo, dinnanzi all’oasi di Isola Giarola di Villanova sull’Arda ed allo sbocco del torrente Ongina.

Molteplici sono le ipotesi, tutte plausibili, che circolano circa la loro provenienza. Tra le più accreditate quella che possa trattarsi dei resti dell’antico borgo di Polesine di San Vito, da un lungo periodo “divorato” dal Grande fiume. Anziani di Polesine Parmense, che chi scrive queste righe ha contattato in questi giorni, affermano che nel corso degli anni Ottanta, quando vennero fatte esplodere (incaricando un palombaro) le antiche mura che, nel fiume, ostruivano e rendevano pericoloso il transito delle bettoline, certune rovine vennero portate all’inizio a monte, nell’area dove sono ora riemerse.

Ipotesi ovviamente verosimile e fondata ma che, di certo, non sgombera il campo e non fornisce una risposta finale. Altri anziani sostengono altresi che, a circa cinquecento metri dall’Antenna del Porto, fino a non molti decenni fa esistevano le rovine di una chiesa, che vennero fatte brillare per motivi di sicurezza rispettivi, pure in questo caso,


MIGN2572->> 2022-07-28 05:26:00

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