Il caso risale a qualche anno fa. Sala Uddin, presidente dell’associazione islamica Rahamah, aveva preso in affitto un immobile in via Quarenghi 23 a Bergamo, secondo l’accusa trasformando la destinazione da commerciale (un ex supermercato) a luogo di culto. Praticamente una sorta di “moschea abusiva”.
L’uomo, rinviato a giudizio, mercoledì 17 luglio è stato assolto in primo grado dal giudice Andrea Guadagnino perché “il fatto non sussiste”.
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